Ancora una volta affrontiamo un tema decisivo per la viticoltura: il grado, assai variabile, della pendenza dei suoli.
Siamo suggestionati dalla visione di vigneti che spaziano dalla pianura alla dolce collina fino a piante vertiginosamente aggrappate alle pendici delle montagne. Differenti gradi di pendenza non significano solo diversi livelli di ancoraggio della pianta al terreno, ma anche erosione delle sostanze di cui si nutrirà la vite e diverso drenaggio. E l’acqua è l’elemento chiave della vita.
Buona lettura!
SOMMARIO Civiltà del bere gennaio febbraio 2018/1
Editoriale. Questione di stile
Monografia. Pendenze
- Piste nere, rosse e blu. In vigna come sugli sci
- L’Abc per vigneti in pendio
- In Italia, le viti arrivano fino alle stelle
L’italiano
- Berardenga, cru del Chianti Classico
- Autoctoni da riscoprire in Trentino-Alto Adige
- Il Vinitaly che verrà
- Ante-anteprima Brunello 2013
- Il signor Cortese a Gavi
- Verdicchio di Matelica
- Un ricordo di Gualtiero Marchesi
Senza confini
- Sguardo a Est. Georgia
Business
- Mercato 2017: rialziamo la testa
Food e l’altro bere
- L’olio di quest’anno
- L’Abruzzo del luppolo
- Cocktail con la birra
- Antica Liquoreria Amaro Lucano
- Il ghiottone errante: nocciola
Rubriche
- Luoghi (non) comuni. Doc: chi meno produce meglio produce. O no? (Cesare Pillon)
- Controvento. I Cavalieri delle Nuove Viti (Luciano Ferraro)
- Nel segno di Bacco. Viticoltura e radici eroiche. Piante, simboli e toponimi (Antonella Giardina e Cristian Aiello)
- Sound Sommelier Il vino? Si può ascoltare (Paolo Scarpellini)
- Tasting Notes. I nostri 24 migliori assaggi
Il Top delle guide vini 2018
I Maestri dell’eccellenza